Ci siamo, mancano ormai pochi giorni alla fatturazione elettronica verso la PA, che a partire dal 6 giugno 2014 non sarà un opzione, bensi un obbligo per una buona parte dei circa 2 milioni di fornitori dei circa 21.000 enti della PA. In realtà a giugno 2014 non tutti i 21.000 enti andranno a regime con la fatturazione elettronica, ma solo una parte, meno della metà, ma pur sempre una parte consistente.
A titolo non esaustivo ma piuttosto rappresentativo, di seguito un elenco dei soggetti pubblici che a partire da giugno 2014 accetteranno solo fatture elettroniche:
- Presidenza del Consiglio
- Ministeri
- Avvocatura dello Stato
- Polizia di Stato
- Questure e Prefetture,
- Esercito
- Vigili del Fuoco
- Enti Nazionali di Previdenza e Assistenza sociale:
- INAIL
- INPS
- INPDAP
- INARCASSA
- Cassa Nazionale del Notariato
- Cassa Nazionale Dottori Commercialisti
- Agenzie Fiscali:
- Agenzia del Demanio
- Agenzia delle Dogane e dei Monoipoli
- Agenzia delle Entrate
- Istituti di Istruzione Statale di ogni ordine e grado (tutti, ma proprio tutti, gli istituti scolastici statali, di ogni ordine e grado presenti sul territorio italiano!)
I succitati Ministeri, Agenzie fiscali, enti nazionali di previdenza e scuole, a partire dal 6 giugno 2014, è il caso di ribadirlo, non potranno più accettare fatture emesse o trasmesse in forma cartacea. La stessa disposizione si applicherà, dal 6 giugno 2015, ai restanti enti nazionali. Inoltre, a partire dai tre mesi successivi a queste date, le PA non potranno procedere al pagamento, neppure parziale, fino all’invio del documento in forma elettronica.
La Fatturazione Elettronica verso la Pubblica Amministrazione è divenuta effettivo obbligo di legge grazie alla promulgazione del DMEF n.55 del 3 aprile 2013, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 maggio 2013 con entrata in vigore 6 Giugno 2013. A partire dalla data di entrata in vigore del Regolamento in materia di emissione, trasmissione e ricevimento della fattura elettronica da applicarsi alle amministrazioni pubbliche (ai sensi dell’articolo 1, commi da 209 a 213 della legge Finanziaria 2008 del 24 dicembre 2007, n. 244), l’emissione, la trasmissione, la conservazione e l’archiviazione delle fatture emesse nei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni, deve essere effettuata esclusivamente in forma elettronica.
Come si può capire dalla numerosità dei soggetti coinvolti e dalle scadenze (a breve) citate, la Fatturazione Elettronica verso la Pubblica Amministrazione sarà un tema molto caldo (incandescente?) nei mesi estivi del 2014.
La legge in pratica ci dice che o mi mandi a me PA la fattura in formato elettronico, oppure tu fornitore non hai titolo per essere pagato!!!
Ma come si predispone e si invia la FatturaPA?
La FatturaPA prevede un formato delle informazioni da riportare obbligatoriamente in fattura in quanto rilevanti ai fini fiscali secondo la normativa vigente; in aggiunta a queste il formato prevede l’indicazione obbligatoria delle informazioni indispensabili ai fini di una corretta trasmissione della fattura al soggetto destinatario attraverso il Sistema di Interscambio. In pratica FatturaPA “naviga” con i suoi dati di pertinenza e anche i dati sulla “rotta da seguire”.
La “navigazione” avviene all’interno di un canale, denominato SdI – Sistema di Interscambio.
Il Sistema di Interscambio è implementato da SOGEI ed è un sistema informatico in grado di:
- ricevere le fatture sotto forma di file con le caratteristiche della FatturaPA,
- effettuare controlli sui file ricevuti,
- inoltrare le fatture alle Amministrazioni destinatarie.
Da annotare che il Sistema di Interscambio non ha alcun ruolo amministrativo e non assolve compiti relativi all’archiviazione e conservazione delle fatture.
E’ complicato spedire FatturaPA?
Il fornitore della PA, denominato Operatore Economico, può predisporre, emettere e trasmettere autonomamente la fattura elettronica oppure avvalersi di un Intermediario.
Faccio tutto io!
Nel caso decida di procedere autonomamente, senza avvalersi di intermediari, le operazioni che l’Operatore Economico deve svolgere, in sintesi, sono:
- Predisporre la FatturaPA:
- ogni fattura, o lotto di fatture, costituisce, per il Sistema di Interscambio, un file predisposto secondo il formato della FatturaPA.
- Firmare la FatturaPA:
- ogni file FatturaPA trasmesso al Sistema di Interscambio deve essere firmato dal soggetto che emette la fattura tramite un certificato di firma qualificata, firma che garantisce l’integrità delle informazioni contenute nella fattura e l’autenticità dell’emittente (purtroppo nei formati di firma non appare il tanto usabile PADES – PDF Advanced Electronic Signatures).
- Inviare la FatturaPA:
- il file preparato, firmato e nominato nel rispetto delle regole previste, può essere inviato al Sistema di Interscambio attraverso cinque diversi canali di trasmissione per l’invio dei file:
- invio tramite Posta Elettronica Certificata (PEC);
- da sito web, tamite apposita interfaccia web;
- invio tramite web-services (Servizio SDICoop – Trasmissione);
- invio tramite web-services SPC attraverso il canale Sistema Pubblico di Connettività (SPC) (Servizio SPCoop-Trasmissione);
- invio tramite protocollo FTP (Servizio SDIFTP).
- il file preparato, firmato e nominato nel rispetto delle regole previste, può essere inviato al Sistema di Interscambio attraverso cinque diversi canali di trasmissione per l’invio dei file:
- Una volta inviata FatturaPA:
- conservarle sotitutivamente; trattandosi di fatturazione elettronica (simmetrica, ndr.) vige l’obbligo di conservazione sostitutiva almeno del sezionale dedicato a tale tipologia di fatture.
Ma chi me lo fa fare, mi faccio dare una mano!
Nel caso l’Operatore Economico decida di farsi aiutare, esistono gli Intermediari (banche, Poste, MePA, altri intermediari finanziari, intermediari di filiera, commercialisti, imprese ICT), soggetti terzi ai quali gli Operatori Economici possono rivolgersi per la compilazione/trasmissione della fattura elettronica (FatturaPA) e per l’archiviazione sostitutiva prevista dalla legge. Possono servirsi degli intermediari anche le PA per la ricezione del flusso elettronico dei dati e per l’archiviazione sostitutiva.
L’Intermediario è quindi il soggetto a cui rivolgersi nel caso in cui si voglia evitare di doversi attrezzare autonomamente per soddisfare i requisiti tecnici ed operativi imposti dagli obblighi di legge sulla Fatturazione Elettronica verso la PA, e che è (deve essere!) in grado di seguire l’Operatore Economico in tutte le fasi del processo (compilazione, invio, ricezione di fatture e notifiche).
“Puff puff pant pant“, mi sa che non ce la facciamo, ci saranno proroghe?
L’obiettivo è quello di facilitare la dematerializzazione e l’integrazione dei processi sia nella relazione Business to Government (B2G) che, a tendere, in quella Business to Business (B2B).
Gestore del Sistema d’Interscambio è l’Agenzia delle Entrate, alla quale è stato demandato il compito, fra i vari, di coordinamento con il sistema informatico della fiscalità, leggasi il mandato di verificare/controllare in primis i pagamenti e/o mancati pagamenti dell’IVA. Questa singola finalità suggerisce che non ci saranno proroghe, in quanto una proroga andrebbe contro l’interesse dello Stato di combattere il fenomeno dell’evasione e di fare cassa in una situazione di grande bisogno. Aggiungasi anche che l’obbligo formale introdurrà un adempimento ulteriore per il pagamento della fattura, caratteristica di sicuro interesse per le amministrazioni che partiranno per prime. Infine soggetti istituzionali autorevoli (in ordine sparso, AgID, INPS, Agenzia delle Entrate, Ministero della Economia e delle Finanze) stanno ribadendo pubblicamente e ad ogni pie sospinto che la roadmap sarà rispettata e non ci saranno proroghe, un malcostume peraltro che dovrebbe cessare, per proiettare il paese verso un modus operandi imperniato sulla certezza delle date.
Siamo in ritardo?
Si, in grave ritardo! Per usare una unità di misura/raffronto, basta considerare che ad oggi gli Operatori Economici che si sono avvicinati e preso confidenza con strumenti elettronici (firma digitale e workflow documentale) e interagiscono con la PA sul canale MePA (Mercato Elettronico della P.A.) sono stati nel 2013 poco più di 21.000, per un volume di acquisti di oltre 900 milioni di euro, concludendo on line più di 335.000 contratti, numeri che se rapportati ai totali di cui a inizio post fanno capire che la situazione non è per niente tranquilla.
Ma possiamo e dobbiamo recuperare!
Terminata pausa pranzo?
Al lavoro per FatturaPA!
Per maggiori dettagli: http://www.fatturapa.gov.it/export/fatturazione/it/index.htm
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