“Provando il nuovo tablet presso le filiali Carisbo ci siamo accorti di avere sfondato una porta aperta nei confronti della clientela. Con il successo di adesioni ottenuto abbiamo subito capito di aver colto le esigenze di maggior semplificazione che ci vengono poste dai nostri correntisti e dal pubblico che si rivolge ai nostri sportelli.”
Giuseppe Feliziani, direttore regionale di Intesa SanpaoloVi ricordate di Making life easy! “… so I don’t have to feel stupid about technology”?
In “Consideratemi come vostro umile servitore” avevamo iniziato dicenco che affinchè la tecnologia serva al suo scopo, deve essere strumento semplice nelle nostre mani e di aiuto nello svolgimento del nostro lavoro.
Steve Krug ci ha detto che “l’usabilità è fare in modo che qualcosa funzioni bene, che una persona di media (o addirittura sotto la media) capacità ed esperienza possa usare quella cosa per quella che è la sua destinazione d’uso, indipendentemente dal fatto che si tratti di un sito web, un jet da combattimento, o una porta girevole, e senza essere irrimediabilmente frustrato”. Obiettivo desiderabile dell’usabilità è quello di rendere la tecnologia sottostante il più possibile invisibile, trasparente all’utente, il quale deve potersi concentrare esclusivamente sul compito, anziché sull’interfaccia.
Cosa c’è allora di più facile che ripetere il gesto di impugnare una penna, gesto che impariamo a fare sin dai primi giorni di scuola?
Il progetto Filiale Paperless per la digitalizzazione dei documenti del Gruppo Intesa Sanpaolo in 1 anno punta a dematerializzare, in maniera “facile”, 300 milioni di fogli A4, che convertiti nell’unità di misura maggiormente utilizzata su questo blog, corrispondono a 600.000 risme di carta formato A4, contenute in 120.000 scatole e imballate su una lunga fila di 1765 bancali di risme … fogli che non verranno più comprati, non verranno più stampati, non verranno più spediti (tramite la posta c.d. “ordinaria”) e non verranno più archiviati negli scaffali in soffitta, o negli scantinati!
Il progetto pilota svoltosi dal 29 Marzo a ieri (17 ottobre 2011) su 13 Filiali CARISBO di Bologna e Modena, ha visto coinvolti circa 40.000 Clienti fra abituali e occasionali e 150 dipendenti, su circa il 70% delle operazioni quotidiane di sportello (versamento, prelievo, cambio assegni e compravendita valuta estera). I risultati ottenuti parlano di un altissimo tasso di accettazione da parte della Clientela di Banca Intesa San Paolo.
Il servizio verrà esteso ai circa 10 milioni di clienti tra correntisti ed occasionali di Banca Intesa San Paolo, estendendosi progressivamente a tutte le 5.000 filiali del Gruppo entro dicembre 2011, al ritmo impressionante di 600 nuove attivazioni a settimana.
A giugno 2010, a “muoversi” per prima era stata Intesa San Paolo, che aveva annunciato O-KeyPiù “il servizio di Firma Digitale comodo, in quanto non richiede alcun supporto fisico aggiuntivo rispetto all’O-Key, quale smart card o chiavetta USB, con emissione (e conservazione, ndr.) del certificato digitale su speciali server della Banca”. A ottobre 2011 Intesa San Paolo si muove nuovamente per prima, nel rendere la firma elettronica facile da usare.
Come avevamo detto a suo tempo, affinchè una firma digitale e/o elettronica sia usabile, non vanno trascurati i seguenti aspetti:
- facilità d’uso per l’utente e semplicità di deployment per l’organizzazione che la deve adottare;
- sicurezza “tamper-hacker proof”;
- legalità (oggi e domani).
Un ringraziamento a Emanuele Caprara di Intesa Sanpaolo Rapporti con i Media – Banca dei Territori e Media Locali, per il contributo alla stesura di questo post
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