E’ di questi giorni l’invito della Commissione europea, rivolto ai cittadini e parti interessate, nell’ambito del progetto Agenda Digitale Europea, a esprimere il proprio parere riguardo a:
- mercato unico digitale;
- interoperabilità e standard;
- fiducia e sicurezza;
- Internet ad alta velocità;
- ricerca e sviluppo;
- alfabetizzazione digitale e aumento delle competenze inforamtiche;
- tecnologie dell’informazione e della comunicazione per le sfide sociali.
L’Agenda Digitale per l’Europa è una delle sette iniziative faro della strategia Europa 2020 (EUROPA 2020 – Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva – COM(2010) 2020), e suo scopo generale è quello di ottenere vantaggi socioeconomici sostenibili grazie a un mercato digitale unico basato su internet veloce e superveloce e su applicazioni interoperabili.
Il “Get involved” e l'”Help shape the Digital Agenda!”, rivolto a tutti i cittadini, si concretizza diventando membri della Digital Agenda Community e con la partecipazione attiva al dibattito sui 7 temi in Agenda; lo Stakeholder Engagement fa parte del più ampio ciclo di gestione dell’Agenda Digitale europea indicato qui di seguito.
L’obiettivo della Commissione è quello di organizzare un ampio dibattito con le parti interessate nell’ambito di un’assemblea annuale sul digitale, alla quale parteciperanno gli Stati membri, le istituzioni dell’UE, i rappresentanti dei cittadini e l’industria per valutare i progressi compiuti e le nuove sfide da affrontare. La prima assemblea del digitale si terrà nel primo semestre del 2011.
Riguardo alle consultazioni sui temi firma, identificazione e autenticazione elettronica, i cui risultati confluiranno nella revisione, da parte della Commissione, dell’attuale direttiva sulla firma elettronica, nonché nella preparazione dell’iniziativa sul reciproco riconoscimento dell’identificazione e dell’autenticazione elettroniche, Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea e responsabile dell’Agenda, ha dichiarato: “Sono benvenute tutte le opinioni su come verificare nel modo più accurato l’identità e la firma degli utenti al momento di procedere ad acquisti, vendite o procedure amministrative online – operazioni che necessitano della massima sicurezza. Desidero che tutti gli europei possano collegarsi ad internet senza timore di essere vittime di un uso improprio dei dati personali o di frodi. Ogni suggerimento su come raggiungere questo obiettivo è il benvenuto.”
Infine un aneddoto simpatico: così come avevo avuto modo di evidenziare, qualche post fa, come dieci anni vissuti all’ombra dei dogmi “possesso” (… della smart-card) e “conoscenza”, ci hanno reso “smart-card dependent”, al punto che durante un convegno dedicato alla firma digitale remota, uno degli speaker, nel mimare il gesto dell’operazione di firma, inconsapevolmente inseriva una smart-card in un lettore di smart-card, Neelie Kroes, durante lo “Stakeholder Day: My big idea for the Digital Agenda” dello scorso 25 ottobre 2010, introdotta da Robert Madelin, presidente della conferenza, si rallegra di dover solo “signing the paper” dei documenti/suggerimenti che scaturiranno dallo Stakeholder Engagement per una Europa Digitale … ancora un po’ “paper dependent“.
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