“Abbastanza diffuse sono anche le connessioni a banda larga e firma digitale

    pag. 10 del Rapporto e-Gov Italia 2010.

    Di seguito stralci sul tema “firma digitale” dal Rapporto e-Gov Italia 2010.

    Le CNS (Carta Nazionale dei Servizi) emesse dalle PA centrali e locali sono circa 20 milioni. Di queste, 650.000 rendono disponibile, oltre al certificato di identificazione, anche un certificato di firma digitale.

    Le Firme digitali emesse dai certificatori accreditati DigitPA sono circa 3,7 milioni. I principali utilizzatori della Firma digitale rimangono i rappresentati dalle imprese, soprattutto per il deposito telematico obbligatorio dei bilanci alle Camere di Commercio. Le Firme digitali trovano largo impiego anche nel comparto della Sanità, dove sono utilizzate dagli operatori sanitari per la refertazione in formato digitale (nella sola regione Lombardia ogni mese sono autenticati dai medici circa 2,5 milioni di referti mediante la propria firma digitale).

    L’utilizzo di certificati di firma digitale da parte dei dipendenti della pubblica amministrazione è un requisito fondamentale alla completa dematerializzazione dei procedimenti amministrativi, fra cui quelli relativi allo sportello unico delle attività produttive, allo sportello per l’edilizia, ai servizi sanitari e socio-assistenziali.

    In Italia quasi il 57% dei Comuni distribuisce la firma digitale ai propri dipendenti; le regioni in cui la diffusione presso i Comuni è maggiore sono Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano ed Emilia-Romagna, con percentuali superiori all‟80%. Per converso, al di sotto del 40% dei dipendenti troviamo i Comuni di Abruzzo, Molise, Calabria e Sicilia.

    Solamente in tre regioni (Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto) più del 60% delle aziende sanitarie gestisce la documentazione attraverso l‟uso di firma digitale, principalmente per la firma (digitale, appunto) di referti e documenti clinici.

    La realizzazione e la diffusione del Processo Civile Telematico (PCT) mira ad automatizzare – nell’ambito del processo civile – i flussi informativi e documentali tra utenti esterni (avvocati e ausiliari del giudice) e uffici giudiziari, nonché tra utenti interni (magistrati e cancellerie). Attualmente il PCT – attivo in oltre il 20 % del Tribunali – riguarda il procedimento d’ingiunzione, di esecuzione immobiliare e le procedure concorsuali, e tra i vari servizi online offerti, consente di depositare in cancelleria atti digitali, sottoscritti con firma elettronica.

    Il “primato” nella speciale classifica della “firma digitale” spetta alla Toscana, fanalino di coda risulta essere la Calabria.