Sul sito del Ministero per la pubblica amministrazione e l’INNOVAZIONE è stata pubblicata la circolare n. 12/2010 con oggetto: Procedure concorsuali ed informatizzazione. Modalità di presentazione della domanda di ammissione ai concorsi pubblici indetti dalle amministrazioni. Chiarimenti e criteri interpretativi sull’utilizzo della PEC.
Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta ha firmato questa mattina una circolare riguardante le modalità di presentazione tramite PEC della domanda di ammissione ai concorsi pubblici. Come è noto, un impegno significativo è stato ed è tuttora profuso dal Ministero per rendere la posta elettronica certificata lo strumento principale di comunicazione tra amministrazioni e nei rapporti con i cittadini. Proprio per questo, attesi i dubbi che alcune amministrazioni hanno manifestato in merito alla possibilità di estendere l’utilizzo della posta certificata anche alle procedure concorsuali pubbliche (e in particolare per quanto riguarda l’utilizzo di tale strumento per l’invio delle domande di concorso), il Ministro Brunetta ha deciso di emanare la circolare affinché tutte le amministrazioni pubbliche possano senza alcun dubbio (in quanto già previsto dalla legge) adottare il sistema della PEC per ricevere le domande di partecipazione a concorsi pubblici. http://www.innovazionepa.gov.it/comunicazione/notizie/2010/settembre/03092010-circolare-12-del-2010-.aspx
Se andiamo a consultate il testo della circolare, un documento PDF di oltre 3 Mb, troviamo una scansione di una circolare cartacea, con tanto di firma autografa e sigle autografe ad ogni pagina.
Ciao Andrea,
la scansione mi sembra tanto il placebo per chi non riesce a separarsi dalla fotocopiatrice.
Su quanto da te scritto c’e’ poco da aggiungere, mi trovi d’accordo.
Sulla proposta di creare un comitato di promozione condivido la voglia di fare, sono un po’ scettico nel creare una nuova “struttura” (altra burocrazia?); l’obiettivo di tutti noi, che bazzichiamo l’ambiente firma digitale, dovrebbe essere quello di favorire la circolazione delle informazioni, possibilmente CORRETTE, come spero si stia facendo su questo blog e nel gruppo “firma facile” su Linkedin e cercare di perorare la causa della tecnologia usabile!
Bel post, rispecchia la realtà! Non solo delle PA ma di tante PMI che conosco…..e quindi concordo con tutte e due!
Secondo me l’adozione iniziale del formato p7m non ha aiutato in questo cammino. Infatti come si poteva avere la firma contestuale se non passando tramite il processo di stampa, firma autografa e scansione ad alta qualità per ottenere una qualità decende?
Ora possiamo avere dei vantaggi con il PDF ma in Italia quanti sanno che lo possono fare?
Il comitato di promozione mi sembra un’ottima idea anche se la mia esperienza è veramente minima rispetto a quello che avete voi due!!!
Ciao
Stefano