L’AIIM (www.aiim.org), la comunità globale degli utilizzatori e fornitori di soluzioni enterprise di content management, in un suo recente White Paper (gennaio 2010), ha rilevato, sulla base delle risposte di ca. 400 membri interpellati, che nei processi di workflow documentale la firma digitale:

    1. accelera i processi di approvazione e recupero di produttività del personale (considerati come i maggiori benefici da coloro che hanno implementato una soluzione di firma digitale);
    2. consente di realizzare ROI in meno di 12 mesi per il 63% di chi adotta la firma digitale;
    3. per il 40% dei non utilizzatori di firma digitale, la metà, o più, dei loro flussi di lavoro di documenti elettronici sono interrotti dalla necessità di una firma autografa;
    4. per il 23% dei non utilizzatori, questo si traduce in media in una settimana, o più, di ritardo nel processo;
    5. nel 63% delle organizzazioni senza sistemi di firma digitale, oltre la metà dei processi di stampa è relativo a documenti a cui va aggiunta una firma;
    6. in media vengono prodotte, 3/4 fotocopie, o fax aggiuntivi, solo per raccogliere le firme.

    Una stima di costi, per un’organizzazione con 25 persone autorizzate alla firma, che firmano 2 documenti al giorno, per un totale annulae di 12.500 documenti, è composta dalle seguenti voci:

    Il costo medio per singolo documento firmato in maniera autografa risulta così essere pari a circa € 5 (€ 64.040,63 ÷ 12.500 ≈ € 5 per singola firma).

    Il costo annuale per singolo firmatario risulta invece essere: € 5 x 500 = € 2.500,00

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